4 luglio 2007

Prima di scrivere una canzone... Pensa.

E così, Fabrizio Moro spopola a Sanremo con la canzone Pensa.
Elogi da pubblico e critica: l'argomento è delicato ma ben trattato, non cade nella banalità, offre profondi spunti di riflessione.
Ma è davvero così?

Cito da wikipedia:

Secondo recenti dati forniti dall'Eurispes sembra che la Camorra guadagni ben 7.230 milioni di euro l'anno dal traffico di droga, 2.582 milioni da crimini legati all'imprenditoria (appalti truccati, ricliclaggio del denaro sporco ecc.), 258 milioni dalla prostituzione, 2.066 milioni dal traffico di armi (il primato in questo campo va alla camorra) e 362 milioni dall'estorsione e dall'usura. Il giro d'affari complessivo è di circa 12 miliardi e mezzo di euro.
Queste statistiche riguardano la Camorra, ma ben si adattano a tutte le altre organizzazioni criminali (Mafia, 'Ndrangheta, e così via). Solo che i numeri, visti come numeri, non rendono bene l'idea; vediamoli allora come figure:

Si evince subito che il principale strumento di finanziamento delle grandi organizzazioni criminali è lo spaccio di droghe (pesanti e leggere); è addirittura tre volte più remunerativo del traffico di armi.

Cosa c'entra con la canzone? Semplice: la canzone alimenta lo stereotipo del criminale come "il cattivo con la pistola in mano"; cosa possiamo fare noi, comuni mortali, per combattere questo tipo di criminalità? Nulla, e ci sentiamo impotenti, e soprattutto: innocenti.
Niente di più sbagliato. Quando compri una canna, per esempio, tu sai che stai alimentando la mafia, e per questo ne sei parte. Non trovare scuse, non ti appigliare al "ma io non ho ucciso nessuno". Tu stai finanziando chi uccide davvero, e lo sai.
Credi che sia giusto legalizzare le droghe leggere? Bene, cerca di lottare per questo. Sai che comprarle qui non ti aiuta nella tua fantomatica lotta alla mafia. Sai che basterebbero 50.000 firme per un referendum, ma perché sprecare tempo e fatica quando sotto casa hai chi ti procura quello che ti serve? E' più comodo comprare dalla mafia che lottare contro la mafia, vero? E' più comodo finanziare indirettamente degli omicidi - quelli veri, col sangue sui muri e un innocente per terra - piuttosto che correre il rischio di essere beccati in aeroporto con un sacchetto di fumo.

Aggiungo: solo in Sicilia, ci sono almeno una dozzina di erbe selvatiche, assolutamente legali, che hanno un effetto pari o superiore a quello della marijuana. Ma chi le conosce? Nessuno. Ma soprattutto: qualcuno si è mai chiesto se esistono alternative non mafiose alla marijuana? No. Sarà perchè la canna fa moda? O si tratta solo di ingenua ignoranza?

E allora, smettiamola con gli stupidi e controproduttivi stereotipi del mafioso con la pistola in mano, unico responsabile del fiorire delle organizzazioni criminali. Alimentare queste idee è pericoloso e da ignoranti, e ci fa sentire impotenti quando impotenti non siamo.

Caro Fabrizio,
la tua canzone non è male, ma ti rendi conto della cattiva propaganda che fa? A quanti è diretto il suggerimento di pensare prima di sparare? Non era meglio suggerire ai giovani cervellini italiani - perchè di certo non siamo un popolo di geni - di pensare prima di comprare un canna?

E allora, pensa. Prima di scrivere una canzone, pensa. Prima di comprare una canna, pensa. Prima di pensare di essere innocente... Pensa.

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