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22 febbraio 2009

Luca era bisex?

Povia... lo capiamo o no, che se al tuo amico piacevano gli uomini e poi è tornato etero, allora significa che non era gay?

Forse era bisex, forse aveva una deviazione temporanea (studia un po' di psicologia, esistono queste cose), forse aveva solo confusione... ma non era gay. Il titolo della canzone è proprio mal posto. E la stessa cosa vale per gli etero. Non si torna indietro, nessuno può farti "diventare gay" in nessun modo. Anche "Giovanna era etero" sarebbe un titolo mal posto. Lo capiamo, o no?

"Ma io racconto solo la storia vera di un mio amico". Ok, non ne dubitiamo, ma il tuo amico da quello che racconti non era gay.

Ironia della sorte: tra le specie animali che formano coppie permanenti e in cui ci si imbatte in coppie omosessuali, ci sono i pinguini e... i piccioni.

19 ottobre 2008

Proposta: nuovi reati

Vediamo una delle ultime pubblicità Golden Lady. Una tizia, in biblioteca, inizia a spogliarsi. Si toglie prima la giacca, poi il maglione, poi i pantaloni... E cosa mostra? Due stecchini come quelli del gelato su cui sono appese due calze.

Andiamo a vedere la sfilate. Si parla tanto dei modelli perversi e irreali dati da tivù e moda, magari muore una ragazzina anoressica e cosa si fa? Una, due sfilate con taglie "normali". Poi passa una settimana, e in passerella tornano gli scheletri. Cos'è, ipocrisia o idiozia? Che operino con dolo o no, le persone che hanno potere decisionale in merito hanno un potere enorme sulla ragazze e ragazzine che guardano questi modelli. Sono a conoscenza del problema, questo è sicuro. Ma per un motivo o per un altro, calato il polverone tornano ogni volta sui loro passi.

Ancora una volta, ringraziate che io non sia il dittatore di questo Paese (anche se alla dittatura poco ci manca, ormai). Perché vi darei il carcere a vita. Allora, da cittadino di una nazione democratica e malaticcia, posso solo proporre l'introduzione di nuovi reati, di una certa gravità, che potremmo chiamare induzione di modelli pericolosi, circonvezione di adolescenti, anoressia di massa colposa o qualcosa così.

Perché, che ve ne accorgiate o no, che siate maligni o semplicemente stupidi, state facendo del male a un sacco di persone. Le sentite, le vittime che avete mietuto, sulla coscienza?

24 settembre 2008

Infinita letizia della mente candida

Leggo che Jim Carrey è stato elogiato dalla critica nella sua interpretazione di "Eternal Sunshine of the Spotless Mind". Bene, lo affitto... Come sarà il titolo italiano? Cerco su internet. Trovato: in italiano il titolo è "Se mi lasci ti cancello"...

Perché questa orribile scelta di rendere così ridicolo il titolo di un film così impegnato? Perché far sembrare un film serio una commediola civetta e frivola?

Su wikipedia leggo che il titolo originale altro non è che un verso della Eloisa to Abelard di Alexander Pope, una cui elegante traduzione è "Infinita letizia della mente candida". Vorrei tanto conoscere chi ha deciso di rivoluzionare non solo la traduzione letterale, ma anche il senso profondo del titolo. Vorrei stringergli la mano e dirgli:

- Complimenti, sei un idiota. E' anche grazie a te che siamo un popolo di ignoranti. Ma sei in buona compagnia...
Sì, perché la lista di film tradotti un po' peggio di come farebbe una scimmia addestrata è interminabile:
  • Intolerable cruelty -> Prima ti sposo, poi ti rovino
  • Stay Hungry -> Il gigante della strada
  • Runaway Bride -> Se scappi ti sposo
  • The Break-Up -> Ti odio, ti lascio, ti...
  • The favor -> A letto con l'amico
  • Burn after reading -> A prova di spia
  • Murder she wrote -> La signora in giallo
  • Leatherheads -> In amore niente regole
  • Hot Pursuit -> Su e giù per i Caraibi
  • Christmas Maximus -> Natale con papà Pippo
  • If Lucy fell -> Appuntamento col ponte
  • Permanent Midnight -> Hard night
  • Once bitten -> Se ti mordo sei mio
  • Home Alone -> Mamma, ho perso l'aereo
  • Bruce Almighty -> Una settimana da Dio
  • ...
O forse siamo noi "pubblico" le scimmie male addestrate? Perché si capisce: più che errori di traduzione, si tratta (speriamo!) solo di cattivo, cattivissimo gusto. Perché rendere i titoli italiani così silly? In italiano, "impegnati"...

4 luglio 2007

Prima di scrivere una canzone... Pensa.

E così, Fabrizio Moro spopola a Sanremo con la canzone Pensa.
Elogi da pubblico e critica: l'argomento è delicato ma ben trattato, non cade nella banalità, offre profondi spunti di riflessione.
Ma è davvero così?

Cito da wikipedia:

Secondo recenti dati forniti dall'Eurispes sembra che la Camorra guadagni ben 7.230 milioni di euro l'anno dal traffico di droga, 2.582 milioni da crimini legati all'imprenditoria (appalti truccati, ricliclaggio del denaro sporco ecc.), 258 milioni dalla prostituzione, 2.066 milioni dal traffico di armi (il primato in questo campo va alla camorra) e 362 milioni dall'estorsione e dall'usura. Il giro d'affari complessivo è di circa 12 miliardi e mezzo di euro.
Queste statistiche riguardano la Camorra, ma ben si adattano a tutte le altre organizzazioni criminali (Mafia, 'Ndrangheta, e così via). Solo che i numeri, visti come numeri, non rendono bene l'idea; vediamoli allora come figure:

Si evince subito che il principale strumento di finanziamento delle grandi organizzazioni criminali è lo spaccio di droghe (pesanti e leggere); è addirittura tre volte più remunerativo del traffico di armi.

Cosa c'entra con la canzone? Semplice: la canzone alimenta lo stereotipo del criminale come "il cattivo con la pistola in mano"; cosa possiamo fare noi, comuni mortali, per combattere questo tipo di criminalità? Nulla, e ci sentiamo impotenti, e soprattutto: innocenti.
Niente di più sbagliato. Quando compri una canna, per esempio, tu sai che stai alimentando la mafia, e per questo ne sei parte. Non trovare scuse, non ti appigliare al "ma io non ho ucciso nessuno". Tu stai finanziando chi uccide davvero, e lo sai.
Credi che sia giusto legalizzare le droghe leggere? Bene, cerca di lottare per questo. Sai che comprarle qui non ti aiuta nella tua fantomatica lotta alla mafia. Sai che basterebbero 50.000 firme per un referendum, ma perché sprecare tempo e fatica quando sotto casa hai chi ti procura quello che ti serve? E' più comodo comprare dalla mafia che lottare contro la mafia, vero? E' più comodo finanziare indirettamente degli omicidi - quelli veri, col sangue sui muri e un innocente per terra - piuttosto che correre il rischio di essere beccati in aeroporto con un sacchetto di fumo.

Aggiungo: solo in Sicilia, ci sono almeno una dozzina di erbe selvatiche, assolutamente legali, che hanno un effetto pari o superiore a quello della marijuana. Ma chi le conosce? Nessuno. Ma soprattutto: qualcuno si è mai chiesto se esistono alternative non mafiose alla marijuana? No. Sarà perchè la canna fa moda? O si tratta solo di ingenua ignoranza?

E allora, smettiamola con gli stupidi e controproduttivi stereotipi del mafioso con la pistola in mano, unico responsabile del fiorire delle organizzazioni criminali. Alimentare queste idee è pericoloso e da ignoranti, e ci fa sentire impotenti quando impotenti non siamo.

Caro Fabrizio,
la tua canzone non è male, ma ti rendi conto della cattiva propaganda che fa? A quanti è diretto il suggerimento di pensare prima di sparare? Non era meglio suggerire ai giovani cervellini italiani - perchè di certo non siamo un popolo di geni - di pensare prima di comprare un canna?

E allora, pensa. Prima di scrivere una canzone, pensa. Prima di comprare una canna, pensa. Prima di pensare di essere innocente... Pensa.

28 giugno 2007

La vita e i voti

Vedo al telegiornale una madre in lacrime per la morte del proprio figlio. È straziante, e partecipo al suo dolore sinceramente; ma la genuinità del mio essere solidale comincia ad affievolirsi quando giunge alle mie orecchie una frase che risveglia i la mia razionalità dormiente:

"Albanesi ubriachi... Mandateli via tutti... Mio figlio non beveva, non fumava, non si drogava..."
[inquadratura della pagella]
"Guardate i suoi voti: 8, 8, 9, 10, 8, 8, 8..."
Stupidi xenofobismi a parte, se fossi stato nella giornalista l'avrei interrotta con un:
"E allora? Ma cosa crede, lei, che sia una tragedia perché suo figlio era bravo? Chi fuma o non ha quei voti a scuola meriterebbe di vivere meno di lui, forse?"
Ma si sa, ormai i giornalisti vanno sul moderato. E non lo dico perhé sento le mie capacità offese, in quanto anche io faccio parte del club dei "bravi ragazzi". La vita spezzata di un giovane mi addolora; ma di qualunque giovane, non solo di uno bravo.